Il Pontefice Clemente VIII, nel 1594, si rese conto che l'Anzio di allora non era diventato altro che un villaggio immerso nella miseria, per questo diede incarico al Mons. Bartolomeo Cesi di risollevare il paese dalla povertà.
La Villa, realizzata sullo stile della Famiglia Cesi, passò in proprietà a Federico Monchese di Montecelio, primo Duca di Acqua Sparta.
Francesco Borghese-Aldobrandini, ereditò il feudo di Nettuno e Villa Borghese, già acquistati dal fratello Camillo.
Vennero acquisiti con un compromesso di permuta del 1° ottobre 1834 Palazzo Pamphilj in Nettuno e la Villa in Anzio (che aveva preso nome Doria-Pamphilj).
La Villa sarà chiamata "Adele" dal nome della sposa di Francesco Borghese, che vi realizzarono la Sala delle Conchiglie, gioiello d'arte liberty.
Dopo varie vicissitudini di passaggi di proprietà, la Villa passò poi al Comune di Anzio il 5 agosto del 1964 per essere destinata a scuola elementare e a parco pubblico.
Oggi nella Villa hanno sede un parco giochi per bambini, la Biblioteca e vari uffici del Comune di Anzio, il Museo Civico Archeologico e il Museo dello Sbarco.
Inoltre la struttura è stata adeguata a Centro culturale polifunzionale per esposizioni permanenti e polivalenti, per mostre, proiezioni, seminari e convegni.
Insieme a Villa Albani e Villa Sarsina, rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse architettonico ad Anzio.
Apertura: tutti i giorni dalle 7:00 alle 18:00.
Ecco le cose da fare collegate a questo punto d'interesse.