Villa Sarsina prende il nome dagli Aldobrandini Principi di Sarsina che la tennero dal 1874 al 1926, ma la villa fu fatta costruire dal Cardinale Neri Maria Corsini di Firenze, tra il 1732 e il 1735, su presumibile progetto di Ferdinando Fuga.
Il cardinale era nipote di Clemente XII Corsini, Papa tra il 1730 e il 1740, motivo per cui si poteva ammirare sul circuito delle mura del belvedere un suo grandioso stemma.
Diverse sono le opinioni in merito alla sua destinazione: per alcuni all'interno di Villa Sarsina sorgevano i Portici e le Terme di Nerone, per via della vicinanza al Circo, per altri era la sede di un Teatro, per altri ancora di un Ippodromo.
Nel 1746 la Villa ospitò il re del Portogallo in esilio, Don Pedro di Braganza.
Fu acquistata per la somma di 20.000 scudi dal cavaliere Lorenzo Mencacci, nel 1820 ma qualche anno più tardi, nel 1870, il principe Aldobrandini di Sarsina, ritiratosi ad Anzio dopo aver combattuto come capitano delle guardie pontificie, acquistò la proprietà.
Dagli Aldobrandini l'edificio passò nelle mani della famiglia Cassis, Ferlosio e Mazza, e poi, nel 1958 al comune di Anzio, per 25 milioni di lire.
Nell'ultimo conflitto mondiale ha ospitato gli sfollati e subì danni molto seri, alcuni dei quali irreparabili.
Oggi sono scomparse le ricche decorazioni interne che un tempo abbellivano la Villa.
Al suo interno si trovava un salone ed una galleria per la musica, mentre al pian terreno vi era un ambiente dedicato alle funzioni religiose.
Anche il giardino della Villa andò distrutto, dopo essere divenuto di proprietà dell'Ospedale Militare.
Nel 1931 durante alcuni lavori di rinforzo alle fondazioni fu scoperta una splendida nicchia, che oggi si trova all'Antiquario del Museo Nazionale Romano, raffigurante Ercole sdraiato.
Insieme a Villa Adele e Villa Albani, rappresenta una delle tre maggiori ville di grande interesse architettonico ad Anzio.
Apertura: da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 17.00.
L'accesso principale alla Villa è in via Breschi, accessibile anche dai diversamente abili con un ascensore in cristallo.