Piazza San Rocco 1, 00048, Nettuno
Il Santuario è il risultato di complesse vicende edilizie, che, da una modesta chiesina, hanno impegnato i Padri Passionisti per quasi tutto il Novecento.
La chiesina era quella cinquecentesca dell’Annunziata che per prima ha accolto la statua lignea della Madonna delle Grazie, conosciuta un tempo come Madonna di San Rocco, dalla confraternita che aveva nella chiesa la sua sede.
Dopo essere stata ceduta in uso perpetuo ai Padri Passionisti nel 1889, fu abbattuta come pericolante nel 1909.
Nello stesso anno iniziarono i lavori di costruzione della nuova chiesa che, aperta al pubblico nel 1914, fu consacrata solennemente nell’Ottobre del 1931.
In stile eclettico, aveva tre navate con 12 archi che poggiavano sopra fasci di pilastri, e sei cappelle laterali.
Il presbiterio era separato dal corpo delle tre navate da una balaustra in marmo.
La statua della Madonna, insieme a quelle di San Sebastiano e di San Rocco, che ne avevano accompagnato la venuta a Nettuno, furono collocate dietro l’altare maggiore in tre nicchie ricavate da un muro, davanti al quale fu posto un trittico di legno in stile gotico, dipinto a finto mosaico.
Il campanile, ancora esistente, è una struttura in stile romanico di 32 m di altezza, in mattoni e cortina, a ripiani, cornicioni ed ornamenti di travertino.
Sotto la spinta del culto crescente per Santa Maria Goretti, i Padri Passionisti deliberarono l’ampliamento e la trasformazione della chiesa in un santuario.
Il progetto dell’architetto Donato Sardone comprendeva la costruzione di una cappella per la Santa, il completamento della facciata con un portico, la sistemazione del piazzale davanti la chiesa e la costruzione di una casa per le suore addette al santuario.
Il vecchio trittico in legno dell’altare maggiore fu sostituito da un trono in marmo dove la statua della Madonna fu inserita senza il talamo di mogano e senza gli accessori devozionali; le statue di San Rocco e di San Sebastiano, furono collocate nelle due nicchie degli altari laterali, a destra e a sinistra dell’altare maggiore.
L’abside fu rivestito di un mosaico vetroso; nel catino absidale furono inseriti tre medaglioni nei quali due angeli affiancavano l’Agnus Dei.
Dieci anni dopo la conclusione dei lavori di questo santuario, la cui inaugurazione avvenne il 2 Ottobre 1960, fu deliberato l’abbattimento e la costruzione di un nuovo corpo centrale; oltre al campanile ed alla cappella di Santa Maria Goretti, fu conservata la sola facciata, elevata di alcuni metri.
Rilevanti cambiamenti architettonici ed artistici, sia nella basilica che nella cripta di Santa Maria Goretti, sono stati effettuati nel quadriennio che va dal 2002 al 2006; tra questi la realizzazione del nuovo altare e la pavimentazione della basilica, opera dell’architetto Paola Jecco.
Alla Madonna delle Grazie, oggetto di un fervente culto, è dedicata in Maggio una festa, durante la quale la statua è trasportata nella Chiesa Collegiata di San Giovanni e poi ricondotta nella sua sede dopo una settimana.
L'attuale santuario è composto da un piano superiore, dedicato alla Madonna e ai due santi Sebastiano e Rocco, e da una cripta, che dal 1929 custodisce le spoglie di Santa Maria Goretti.
Telefono: 0698575828
L'accesso per sedie a rotelle è possibile tramite l'ingresso principale, seguendo la rampa.
Il piano interrato è servito da un'ascensore.
Ecco le cose da fare collegate a questo punto d'interesse.