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Fin dai tempi immemorabili i nettunesi, specialmente i contadini, sono sempre stati devoti a S. Antonio, la cui ricorrenza cade il 17 gennaio di ogni anno.
Lo svolgimento dei festeggiamenti si sono sempre tenuti nella Chiesa di San Francesco, sede della Confraternita "Fratelli di S. Antonio" che facevano sempre a gara per custodire, fino alla festa dell'anno successivo, la bandiera su cui era ricamato il Santo.
Per questo, all'annuale ricorrenza, i confratelli si recavano a messa di primo mattino, avendo tempo fino a mezzogiorno, per dare l'adesione per concorrere all'estrazione del Priore, infilando un biglietto arrotolato con il proprio nome in un urna. Tale rito era concesso solo agli iscritti alla Confraternita in regola con la quota.
La festa inizia di mattina, un corteo formato da persone a cavallo, unità cinofile con i loro cani, bambini che portano i loro animali d'affezione; dietro di loro segue la banda cittadina ed infine chiude il corteo la Bandiera di S. Antonio portata dal priore (sorteggiato nell'ultima manifestazione) affiancato dai suoi confratelli.
Il corteo inizia da piazza Cesare Battisti (vicino il Municipio), sfila lungo viale Giacomo Matteotti fino ad arrivare davanti alla Chiesa di San Francesco, dove anche gli animali riceveranno la benedizione, visto che S. Antonio è il protettore degli animali.
I festeggiamenti continuano anche nel pomeriggio, dove si assiste all'albero della cuccagna seguita poi da un'estrazione di 5 premi in denaro, chiamate doti di S. Antonio, una specie di lotteria, cui potevano concorrere tutti.
Dopo quest'estrazione viene il momento più atteso, quello dell'estrazione del nuovo Priore: il biglietto del confratello che esce dall'urna, successivamente a quello di S. Antonio, diventa il nuovo Priore.
Viene accompagnato con suono di musica nel piazzale, dove si trova il popolo festoso al quale viene annunciato ad alta voce il nome del Priore in carica.
Il Priore in uscita deve portare la bandiera del Santo, in corteo con i confratelli e simpatizzanti, musica in testa, presso l'abitazione del nuovo Priore, ovunque egli abiti.
All'arrivo, vengono ospitati in casa i confratelli e musicanti per offrire loro un rinfresco (una volta si offriva vino e ciambelle) a spese del Priore uscente.
Tempo fa c'era anche la "Signora di Trevi", un enorme fantoccio di carta vestito da donna che, a conclusione di una danza nella piazza, vaniva incendiato. Si poteva inoltre assistere allo sfascio delle pile, la corsa dentro i sacchi, le corse dei cavalli a Piscina Cardillo e la corsa ai maccheroni.
Ecco alcuni dei punti d'interesse collegati a questa attività.