La Fontana del Dio Nettuno, simbolo della città, porta il nome del Dio pagano del mare e si compone di due parti diverse, la statua con la conchiglia trainata dai cavalli con annessa vasca.
La statua di travertino è stata scolpita dall'artista Ottavio De Angelis e donata alla città nel 1882, in occasione dell'inaugurazione della ferrovia Albano-Nettuno.
Inizialmente collocata in Piazza dei Pozzi di Grano, la fontana venne spostata per iniziativa del sindaco Angelo Combi in Piazza del Mercato dove prima del conflitto mondiale veniva usata come abbeveratoio dei cavalli.
Nel secondo dopoguerra il sindaco Mario De Franceschi fece spostare la fontana in Piazza Mazzini.
Nel ricollocare il monumento, si decise di conferirgli una nuova veste così, il nettunese Randolfo Belleudi realizzò la conchiglia trainata dai cavalli su cui, ancora oggi, troneggia il Nettuno. L'opera fu completata tra il 1949 e il 1950.
Diversi gli interventi conservativi posti in essere nel tempo, tra cui quello del 1997 dell'associazione "Nettuno Insieme".
Il primo vero restauro, però, è stato effettuato nel 2015 e ha provveduto a dare nuova vita al monumento, riportandolo allo splendore delle origini.